Estorsioni con i clan nell’Agro nocerino, l’imprenditore si difende: “Mai avuto rapporti con i camorristi”
Non conosce nessun clan e mai avuto a che fare con camorristi. Si difende dalle accuse durante l’interrogatorio di garanzia l’industriale che, assistito da Gregorio Sorrento, per l’accusa avrebbe sottoposto alle cosche gli imprenditori da taglieggiare a Fosso Imperatore nel territorio di Nocera Inferiore. I due boss Andrea De Vivo e Francesco Fezza non hanno parlato al gip del Tribunale di Salerno Piero Indinnimeo avvalendosi della facoltà di non rispondere. Per Felice Aquino raggiunto da un’altra ordinanza (difeso da Antonio Usiello) ieri c’è stata la convalida del fermo in carcere a Secondigliano perchè all’atto del blitz fu trovato in possesso di una pistola clandestina nella sua abitazione di Boscoreale. Sarà sentito per l’interrogatorio di garanzia dal gip Indinnimeo nella mattinata di lunedì insieme ad altri che sono finiti in manette nell’ambito del blitz congiunto di carabinieri e polizia disposto dal giudice su richiesta della Dda salernitana. Sono a vario titolo accusati di reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, rapine, ricettazione e detenzione e porto illegali di armi, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.